Sport Turf Consulting

Consulenze agronomiche per il tappeto erboso sportivo

 Home

 Campi sportivi

 Campi da golf

 Verde residenziale

 Ingegneria naturalistica

 Manutenzione

 Irrigazione

 Bucatura

 Concimazione potassica

 Ricerca scientifica

 Erba sintetica

 Calcio: le regole

 Calcetto: le regole

 Contatti

 

 

 

 

 

Irrigazione del tappeto erboso

Gestione dell'irrigazione nei campi da golf

Entrati nel nuovo millennio, ormai tutti dovremmo essere consapevoli dell'importanza dell'acqua, in particolare se derivante direttamente dalla falda acquifera e di tutte le problematiche ad essa legate in quanto risorsa limitata.

Da questa consapevolezza, dovrebbe derivare una particolare attenzione nella gestione delle risorse idriche soprattutto in impianti di grande estensione come i campi da golf che per “coltura” e per peculiarità costruttive, richiedono ingenti quantitativi di acqua per il loro mantenimento. Nei circoli golfistici, infatti è “indispensabile” che tutte le superfici del campo siano di un  verde intenso ad eccezione, in alcuni casi, del rough dove una colorazione verde-gialla è tollerata e ciò richiede in media, per un percorso di 18 buche, 1000-1200 m3 di acqua al giorno, valori che possono tranquillamente raddoppiare se si abusa nell'utilizzo dell'impianto di irrigazione.

Complice di questa situazione è anche il fatto che sempre più spesso, per sopportare l'elevato carico di giocatori, si debbano costruire greens e tees secondo le metodologie messe a punto negli USA dall' U.S.G.A. che prevede l'utilizzo come top-soil, di un mix torba-sabbia, dove quest'ultima è presente in percentuali variabili dal 80 al 90% rendendo tale substrato molto permeabile e con scarsa capacità di ritenzione idrica.

In Italia, complice il basso costo dell'acqua, non esiste la cultura del risparmio di questa risorsa e perciò si tende ad utilizzare più del necessario l'impianto di irrigazione vanificando uno degli obiettivi dell'impianto stesso e cioè quello dell'ottimizzazione dell'utilizzo della risorsa acqua.

Spesso l'impianto automatico diventa un'arma a doppio taglio se non è ben gestito, infatti grazie alla sua comodità di impiego, deriva un'utilizzazione frequente dello stesso, non considerando che un apporto giornaliero, di piccoli volumi di acqua,  limita lo sviluppo dell'apparato radicale che si “impigrisce” trovando l'umidità necessaria per la sopravvivenza nei primi centimetri di suolo. Un apparato radicale superficiale comporta numerosi inconvenienti, infatti la pianta diventa più vulnerabile a situazioni di stress, causate da eventi climatici estremi come il caldo o il freddo, o meccanici, dovuti alla fruizione da parte dei giocatori e dall'utilizzo delle macchine operatrici nonché una minore utilizzazione delle risorse nutritive che ovviamente sono limitate dal minore volume di suolo esplorato. Altro punto importante da non sottovalutare, è l'incidenza che frequenti irrigazioni con bassi volumi hanno sull'incidenza delle malattie funginee, in modo particolare se gli adacquamenti sono effettuati durante la notte lasciando la pianta bagnata per diverse ore.

Da qui nasce l'importanza dell'ottimizzazione dell'irrigazione attraverso l'analisi delle costanti idrologiche che permettono di conoscere con esattezza le quantità d'acqua che il terreno è in grado di assorbire e integrando ed elaborando i valori ottenuti con i dati dell'evapo-traspirato, risalire alla frequenza e ai volumi degli adacquamenti necessari per un ottimale sviluppo del tappeto erboso.

In effetti i dati da conoscere non sono molti e con un piccolo investimento per l'acquisto di una stazione meteorologica o di una vasca evaporimetrica, si possono raggiungere discreti risultati. E' difficoltoso spesso far capire ai responsabili dei circoli golfistici che grazie ad un investimento modesto, che rappresenta in media l'un per cento del costo totale di un impianto di irrigazione, si riescono ad ottenere notevoli risparmi di acqua e di elettricità necessaria al funzionamento dei motori elettrici utilizzati per il pescaggio e il pompaggio dell'acqua, nonché di fungicidi utilizzati per interventi di tipo preventivo e curativo.

Stazione meteorologica

Le principali costanti idrologiche da determinare per impostare correttamente l'irrigazione sono:

La centralina meteorologica e/o la vasca evaporimetrica ci forniranno i dati per ottenere, attraverso formule matematiche, il dato dell'evapotraspirazione potenziale (ETP) che rappresenta l'acqua persa per evaporazione e traspirazione dal sistema suolo-pianta. Tale dato dovrà essere corretto da opportuni coefficienti al fine di ottenere il valore di acqua che dobbiamo somministrare per reintegrare la riserva facilmente utilizzabile quando questa sia in via di esaurimento.

Con un piccolo sforzo sarà così possibile avere un prato più bello e resistente effettuando nel contempo notevoli risparmi di di denaro e soprattutto dell'acqua fonte della vita sul nostro pianeta.

 

 

Sport Turf Consulting - Milano - Italy

Tel. 3472430690 (+39-3472430690)

info@sportsturf.it

 Copyright © 2013 Sport Turf Consulting

www.turfgrass.it    www.stadio.biz

Irrigazione